Chirurgia delle Palpebre
La chirurgia delle palpebre è sempre al limite tra una chirurgia estetica ed una funzionale.
Condividi
Una palpebra cadente rappresenta un problema isolato che cambia l’aspetto di una persona senza comprometterne la visione o la salute. In altri casi, può essere un segnale di avvertimento per un disturbo più grave, che interessa muscoli, nervi, occhi o cervello, come la miastenia grave.
Interventi di questo tipo, generalmente in anestesia locale o neurosedazione, comprendono l’asportazione di piccole lesioni (calazio, papillomi, xantelasmi, etc.), le plastiche palpebrali per asportazioni di lesioni estese (tumori, etc.), le alterazioni della cute (blefarocalasi) e, ancora, l’alterata posizione della palpebra (ectropion, entropion, ptosi, etc.), frequenti negli anziani.
La chirurgia delle palpebre viene oggi eseguita con il bisturi elettrico che permette dei tagli molto precisi e quindi una cicatrice spesso invisibile. Nella maggior parte dei casi occorre mettere dei punti di sutura che vengono rimossi dopo circa 1-2 settimane.